
Conosciuto come Castello di Monteroduni, il Castello Pignatelli sorge sul sito di una precedente fortificazione longobarda costruita quando la popolazione fu costretta ad arroccarsi per fronteggiare le violente incursioni saracene, anche se un primo nucleo insediativo si fa addirittura risalire all’epoca sannita.

In epoca Angioina (XIV secolo) l’originaria struttura difensiva venne dotata di torrette a scarpa, a cui fece presto seguito l’introduzione di armi da fuoco. L’edifico assunse la forma attuale a partire dal 1503, quando il feudo di Monteroduni passò a Ludovico d’Afflitto.

Una volta cessata la sua funzione difensiva, il castello di Monteroduni fu restaurato ed adattato ad una funzione esclusivamente residenziale dai Pignatelli della Leonessa (1668-1806), ed in particolare il principe Giovanni. Alla famiglia Pignatelli si devono i radicali lavori che trasformarono la fortezza da struttura militare ad elegante abitazione signorile, fastosa e dall’aspetto tipicamente rinascimentale.
Nell’ambito di questi lavori è stato realizzato il grande salone con il soffitto ligneo formato da 190 tavole di querciolo sul quale sono dipinti a tempera dei motivi cavallereschi, un lungo camino in marmo e una bellissima pavimentazione in cotto, nel quale è impresso lo stemma della famiglia Pignatelli (le tre “pignate”).

Trasformato più volte nel tempo, il castello di Monteroduni assunse la forma attuale all’inizio del 20° secolo quando, seguendo la moda delle libere ricostruzioni medioevali, furono realizzate le quinte merlate del coronamento apicale.
Il castello è rimasto residenza della famiglia di Pignatelli fino al 1990, quando è passato al Comune di Monteroduni. Oggi è possibile visitarlo e al suo interno si celebrano numerosi matrimoni.
